L'incisione è così descritta nella scheda di MAURO BERNARDINI, (Biblioteca Universitaria di Pisa):

 

VI.2.3
Luigi CROSIO ( Acqui 1835-Torino 1915 )
Ritratto di Galileo, da dipinto di Giusto Suttermans. Incisione di Luigi Crosio. Torino, 1869.
Stampa; acquaforte e puntasecca; 138x89mm (impronta)
ISCRIZIONI: (a sin., sulla spalla del personaggio) LC [monogramma dell'incisore]
BIBLIOGRAFIA : Fahie 1929, p.40; Giubbini 1976, p.166-7
PUBBLICATA IN: Mathilde RAVEN. Galileo Galilei. Romanzo storico ... Volume primo. Torino-Napoli, Unione Tipografico-Editrice, 1869.
ESEMPLARI: DG Fa 162
Il monogramma che sigla l'incisione è del piemontese Luigi Crosio -pittore di soggetti storici e di genere, ritrattista, acquafortista e litografo- e non del Calamatta come ipotizzava Fahie. Inequivocabilmente derivata dal bulino del Rocca, questa stampina ne rovescia sia il linguaggio - sostituendo l'estemporanea freschezza della grafia acquafortistica al "taglio regolare" delle riproduzioni accademiche - sia l'interpretazione del modello, idealizzante ed eroico, riscritto dal Crosio in un dimesso tono "manzoniano", che racconta di un "don Galileo" dal busto esile e attillato coronato da un faccione rubizzo.