Commento di Mauro Bernardini (Biblioteca Universitaria di Pisa)

« Giovanni ROCCA ( Reggio 1788-1858)
Ritratto in ovale di Galileo, da dipinto di Giusto Suttermans. Disegno di Pietro Benvenuti, incisione di Giovanni Rocca. Modena, 1821.

Stampa; bulino; 153x117mm (immagine) 195x140 (impronta)
ISCRIZIONI: (sotto l'immagine) P. Benvenuti pi: G. Rocca scu: /Galileo Galilei /Ritratto preso da quello che di lui già vecchio fece Suttermann /e trovasi nella R.Galleria di Firenze.
BIBLIOGRAFIA: Favaro 1912-13, p.1017; Fahie 1929, p.39; Alessandrini 1965, p.78, n.45
PUBBLICATA IN: Galileo GALILEI. Memorie e lettere inedite... ordinate ed illustrate... dal cav. Giambattista Venturi... Parte seconda... Modena, per G.Vincenzi e Comp., 1821.
ESEMPLARI: BUP O.f.5.3.2; DG A.D.22

Due esponenti di prestigio del neoclassicismo accademico tosco-emiliano concorrono alla realizzazione di questa traduzione documentaria dell'opera del Suttermans: Pietro Benvenuti (Arezzo 1769-Firenze 1844), pittore e ritrattista ammirato anche dal Canova, direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, ed il conte Giovanni Rocca (Reggio Emilia 1788 - Reggio Emilia 1858), già allievo di Francesco Rosaspina, professore d'incisione nella Scuola di Belle Arti di Reggio. Esempio fra i tanti dell'arte bulinistica del "bel taglio" - che con impeccabile mestiere falsifica il dipinto riprodotto, "emendandolo" e "nobilitandolo" secondo un'astratta precettistica - questa versione idealizzata e mitizzante del ritratto degli Uffizi circolerà ampiamente, attraverso il volume del Venturi, e costituirà una delle fonti secondarie d'iconografia galileiana più esemplate nell'illustrazione libraria dell'ottocento.»