La  cosiddetta «casa di Galileo», all'interno della fortezza medicea,  che nelle stampe e nelle altre foto si vede in fondo a un vicolo. Vi si legge il nome dello scienziato nella placca che fu posta nel 1864. Secondo il racconto  che ne fece

«venne scoperta la lapide marmorea (lunga circa un metro e larga 70 centimetri, con gran cornice pure di marmo in rilievo, e in alto, ornamento simbolico, una stella di bronzo dorato) che reca la seguente iscrizione eloquentissima:

QUI NACQUE GALILEO GALILEI
IL 18 FEBBRAJO 1564

Appena scoperta, il Ministro Amari gridò per primo Viva Galileo! e tutti i presenti dietro a lui ripeterono più volte  Viva Galileo! Non si pronunziarono discorsi, né si lessero versi, né però sull'anima del popolo lo scoprimento di quella lapide fu meno efficace. Gruppi di popolani continuarono  tutto il giorno a visitare l'umile casetta, leggendo, quei che sapevano, l'iscrizione, e interrogando quanti potevano di Galileo, dell'esser suo, della vita e delle opere; la quale visita pia non è certo di quel giorno l'episodio meno memorando