Galileo e le figure allegoriche dell’Astronomia, dell’Ottica e della Matematica

Sigla SDB (Stefano Della Bella) nell’angolo in basso a sinistra
misura del foglio: 231 x 168
misura dell’incisione: 206 x 152

Primo quinterno del primo volume dell’edizione di Bologna delle Opere di Galileo, così descritto:

1fronte. OPERE DEL GALILEO.
1retro. bianca
2f.Frontespizio di Della Bella 
2r.bianca
3f. OPERE / DI GALILEO GALILEI / LINCEO / NOBILE FIORENTINO / Già Lettore delle Matematiche nella Università / di Pisa, e di Padova, di poi Sopraordi- / nario nello Studio di Pisa. / Primario Filosofo, e Matematico del Serenissimo / Gran Duca di Toscana. / In questa nuova editione insieme raccolte, e di varij / Trattati dell’istesso Autore non più Stam- / pati accresciute. / AL SERENISSIMO /FERDINANDO III. / GRAN DUCA DI TOSCANA. / In Bologna, Per gli HH. del Dozza. MDCLVI 
3r. bianca
4f. Serenissimo GRAN DUCA […]
4r. […] era dunque
5f. […] Carlo Manolessi 
5r. CARLO MANOLESSI A’ Discreti, e virtuosi Lettori […]
6r. […] appresso di chi 
6r. […] il compasso e le gal-
7f. […] E vivete felici. 
7r. ORDINE Delle opere […]
8f. 4. Istoria e Dimostrazione del Galileo […]
8r. LETTERA Dell’Eminentiss. e Reverendiss. Cardinale MAFFEO BARBERINI
9f. ADULATIO PERNICIOSA […]
9r. GALILAEO GALILEI […]
10f. AVVERTIMENTO A LIBRARI […]
10r. bianca

L'incisione è così descritta nella scheda di MAURO BERNARDINI, (Biblioteca Universitaria di Pisa):

Stefano DELLA BELLA ( Firenze 1610-1664 )
Galileo onora l'Astronomia, l'Ottica e la Matematica. Antiporta allegorica incisa da Stefano Della Bella. Bologna, 1655.

Stampa; acquaforte; 204x151mm
ISCRIZIONI: (nell'angolo inf. sin.) SDB [monogramma dell'incisore]
BIBLIOGRAFIA: De Vesme 1906, p.255, n.965; Favaro 1912-13, p.1003; Massar 1971, n.965 PUBBLICATA IN: Galileo GALILEI. Opere ... [Volume primo]. In Bologna, per gli hh. del Dozza, 1655.

Seppure disegnata tredici anni dopo la morte di Galileo e nonostante sia solo una scena allegorica commissionata da Leopoldo de' Medici come antiporta dell'editio princeps della raccolta delle opere, questa immagine, con la figura profilata a destra di Galileo da vecchio, si può forse archiviare tra i documenti minori ma originali di iconografia galileiana. Il celebre incisore, che tra i tanti temi dell'immaginario barocco aveva esplorato anche il volto umano, realizzando alcuni superbi ritratti e numerosi studi di teste, doveva aver ben conosciuto Galileo alla corte fiorentina, negli anni 1625-1639.

 

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Aggiungo la presentazione dell’acquaforte, in occasione di una offerta di vendita (Mattia Jona, master drawings and prints, japanese prints - Via Vigna 6, 20123 Milan, Italy)

STEFANO DELLA BELLA (Florence 1610 - 1664) GALILEO GALILEI AND THE ALLEGORICAL FIGURES OF ASTRONOMY, OPTICS AND MATHEMATICS

Etching, De Vesme - Massar 965. The print was conceived as frontispiece for the 1656 Bolognese edition of the book 'Opere di Galileo Galilei'. A very good impression of the only state, with margins. Some small stains, a faint horizontal printer's crease at bottom, otherwise in very good condition. To the platemark 205 x 152 mm, the entire sheet measuring 233 x 168 mm. Florentine-born Stefano della Bella was a prolific draftsman and etcher who succeeded Jacques Callot at the Medici grand-ducal court as a professional designer-printmaker. The roots of his graphic style lie in the calligraphic Mannerism of Callot, but during the course of his career Della Bella developed into an exuberant Baroque artist. His work remained influential for many decades and has been actively collected up to the present day. Della Bella was born into an artistic family; his father was a sculptor, and his three brothers all became
artists. Della Bella himself was apprenticed to a goldsmith but also studied drawing, painting, and etching. He became a protégé of the powerful Medici family and in 1633 was sent to Rome, where he lived in the Medici palace. There he developed his skills, making original drawings of public festivities, architecture, landscapes, and antique sculpture. In 1639 Della Bella was sent to Paris in the retinue of the Medici ambassador to the court of Louis XIII. There he remained until 1650, executing print commissions for Parisian publishers and for prominent patrons such as the Cardinals Richelieu and Mazarin. In 1650 Della Bella returned to Florence.